IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO DI PAVLOV

da | 28 Mag, 2025 | TESI TFA

Scoperto dal fisiologo russo Ivan Pavlov, il condizionamento classico rappresenta un tipo di apprendimento inconscio o automatico; tale processo di apprendimento definisce una risposta condizionata per mezzo di connessioni tra uno stimolo incondizionato e uno stimolo neutro.
Uno degli esempi, maggiormente, noti di condizionamento classico riguarda l’esperimento di Pavlov con i cani; in tale esperimento, lo stimolo neutro era il suono di un tono e lo stimolo incondizionato il cibo.
Sebbene il condizionamento classico non sia stato scoperto da uno psicologo, ha avuto un’enorme influenza sulla scuola di pensiero psicologica nota come comportamentismo; il comportamentismo contempla come il complesso dell’apprendimento avvenga per mezzo dell’interazione con l’ambiente.
Il condizionamento classico, talvolta denominato anche condizionamento pavloviano, utilizza termini diversi che contribuiscono ad esplicare il processo di apprendimento.
Innanzitutto, lo stimolo incondizionato; in tal senso, esso rappresenta uno stimolo o un fattore scatenante che determina una risposta automatica.

Uno stimolo neutro costituisce uno stimolo che inizialmente non provoca una risposta; di contro, uno stimolo condizionato è uno stimolo che precedentemente era neutro, ossia non provocava una risposta, ma ora determina una risposta.
Il condizionamento classico comporta la formazione di un’associazione tra due stimoli; appare possibile individuare tre fasi fondamentali di tale processo.
Nella fase precedente al condizionamento è possibile identificare uno stimolo naturale che provochi automaticamente una risposta; nel corso di tale fase, lo stimolo incondizionato provoca una risposta incondizionata.
A tal punto, inoltre, c’è uno stimolo neutro che non produce alcun effetto, almeno per il momento.
Nella fase 2, lo stimolo precedentemente neutro viene ripetutamente associato allo stimolo incondizionato; in tal modo, si forma un’associazione tra lo stimolo precedentemente neutro e lo stimolo incondizionato.
Di conseguenza, lo stimolo un tempo neutro diventa noto come stimolo condizionato.
Una volta stabilita tale associazione, la presentazione del solo stimolo condizionato finirà per evocare una risposta, anche senza lo stimolo incondizionato; in pratica, la risposta che ne deriva è nota come risposta condizionata.

FONTE

De Beni, R. (2003). Psicologia cognitiva dell’apprendimento: aspetti teorici e applicazioni. Edizioni Erickson.

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